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AMPLIAMENTO SCUOLA PRIMARIA

Progetto per ampliamento di una scuola a Libano di Sedico (Belluno)

Concorso

La proposta progettuale è profondamente ancorata a quanto richiesto dal bando di concorso con la definizione di due temi principali: il rapporto con l’edificio della scuola presente e la salvaguardia degli spazi aperti esistenti nell’ambito scolastico. In quest’ottica si è voluta rispettare e rafforzare l’attuale accessibilità al plesso, confermando l’ingresso sul lato nord quale fulcro distributivo sottolineando visivamente il percorso di collegamento con la vicina scuola materna. La soluzione progettuale proposta vuole esprimere un’architettura nuova che si stacca formalmente e come materiali rispetto alla scuola tipo costruita agli inizi del Novecento (vincolata ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004). Il nuovo volume (in parte sospeso), posto sul lato ovest del lotto, crea una quinta in contrapposizione all’edificio di altra proprietà esistente a confine. Ne consegue un importante spazio aperto-coperto posto al riparo dagli agenti atmosferici destinato alle attività di gioco e didattiche ma in stretta relazione con il verde. Tale spazio potrà essere accessibile dall’adiacente area parcheggio e dal collegamento pedonale con la vicina scuola materna, senza interferire con le attività scolastiche. L’attacco a terra, volutamente ridotto e dimensionato in rapporto al fianco dell’edificio esistente accoglierà un’aula didattica e due vani tecnici, mentre al piano primo troveranno sistemazione altre tre aule didattiche, i servizi igienici e un’aula insegnanti. Tale distribuzione consentirà di ottimizzare il comfort della superficie delle aree didattiche con un’adeguata illuminazione naturale, un buon apporto termico ma, al tempo stesso, anche una vista del contesto paesaggistico.

Dal punto di vista statico la struttura della zona in ampliamento è stata concepita come un sistema a due elementi sovrapposti: uno principale (in cemento armato), che si sviluppa al piano terra, e a cui è demandato il compito di assorbire i carichi verticali e le azioni orizzontali di tipo sismico, e uno secondario (in legno) al piano primo, sostenuto a sua volta dal sistema principale, a cui è affidato il compito di trasferimento delle azioni statiche orizzontali e verticali e avente inoltre funzione di chiusura/tamponamento.

Le forme dell’edificio sono state studiate per contenere le dispersioni di calore per trasmissione. L’orientamento della struttura, condizionato dai vincoli architettonici esistenti, ha studiato il posizionamento delle vetrate in modo da ottimizzare il comfort visivo degli occupanti, oltre che a favorire l’ingresso di energia solare per il condizionamento invernale. I vetri selettivi previsti hanno la funzione di schermare la radiazione solare al fine di ridurre i consumi energetici per il raffrescamento estivo dell’edificio. L’involucro edilizio così previsto raggiunge la classe energetica A nel sistema di rating energetico “Klimahaus”. Sulla copertura è prevista la posa di pannelli fotovoltaici in numero tale da consentire una pressoché completa autonomia gestionale.

Gli impianti a servizio dei volumi di questo ampliamento non avranno alcun impatto ambientale legato alla produzione di CO², in quanto le soluzioni tecniche impiegate, non necessitano di processi di combustione. È previsto l’utilizzo di una pompa di calore del tipo aria-acqua che consente di climatizzare tutti i nuovi locali, asportando il calore presente nell’aria esterna per poi trasferirlo, attraverso l’impianto a pavimento, in modo da condizionare sia nel periodo invernale che in quello estivo. Il recuperatore di calore abbinato a un sistema meccanico di trattamento dell’aria, consente elevate condizioni di benessere igrotermico e salubrità dell’aria.

 

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